Nik
(mercoledì 21 settembre 2011)
Categoria:
Malinconia
Matteo.
Matteo abitava nei pressi di casa di mia madre. Mi chiamo' a telefono una mattina dei primi anni '70 dalla sua scuola dove insegnava. Quel giorno io dormivo ancora e lui mi dette fretta di raggiungerlo per un periodo di supplenza. In quel tempo, erano i presidi che, scorrendo la propria graduatoria, potevano nominare il professore da sostituire. Io non ricordavo di aver spedito la mia disponibilita' in quell'istituto ma... fui chiamato... e, per un lungo periodo, quell'anno, insegnai in quella scuola a circa 30 km. da Salerno viaggiando sempre con la sua auto. Altri tempi ! Matteo era colto, appassionato di storia e di teatro, disponibile ad ogni confronto da cui, nel corso degli anni, ho attinto consigli utili per il mio insegnamento. Aveva stima di me, lo percepivo ,come sapeva della mia per lui. Ad ogni occasionale incontro per strada, lunghe chiacchierate e alla fine, la solita raccomandazione : "... dici sempre che mi vieni far visita e poi non ti vedo mai ! " Poi, l'altro giorno, quel manifesto del fratello che annunciava la sua morte; quel manifesto visto per caso, che mi ha fatto restare di sasso, immobile a leggerlo e rileggerlo. Oggi sarebbe stato il suo onomastico. Tra qualche istante, nell'inviare questo breve scritto dal mio computer, quanto vorrei potesse arrivare, anche a lui, lassu' in Alto, questo mio pensiero di gratitudine e di malinconia. Consentitemelo. Auguri Matteo !!!